Gli investimenti complessivi per la riqualificazione energetica degli edifici ammontano a 42 miliardi di euro. Sul totale, 3,5 miliardi di euro sono stati investiti solo nel 2019. Nonostante i numeri, il tasso di rinnovo degli immobili deve raddoppiare.
I dati, contenuti nel 9° “Rapporto annuale sull’efficienza energetica” e nell’11° “Rapporto annuale sulle detrazioni fiscali” elaborati dall’Enea, sono stati presentati giovedì in un webinar al quale hanno partecipato il Ministro per lo Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Riccardo Fraccaro, l’amministratore delegato del GSE, Roberto Moneta, e il presidente dell’ENEA, Federico Testa.
Il 9° Rapporto annuale sull’efficienza energetica ha rilevato che le risorse investite per l’efficientamento energetico degli edifici hanno portato ad un risparmio complessivo di circa 17.700 GWh/anno, di cui poco più di 1.250 GWh/anno nel 2019.
Nel 2019, grazie all’ecobonus e ad altre tipologie di incentivo, è stato possibile ottenere un risparmio di 250 milioni di euro sulla bolletta energetica nazionale e una riduzione delle emissioni di CO2 di oltre 2,9 milioni di tonnellate.
L’11° Rapporto annuale sulle detrazioni fiscali scende più nel dettaglio, spiegando che nel 2019 le famiglie hanno effettuato oltre 395mila interventi di efficienza energetica, prevalentemente per sostituire i serramenti (1,3 miliardi di spesa), installare caldaie a condensazione e pompe di calore per il riscaldamento invernale (circa 1 miliardo di euro), coibentare solai e pareti (oltre 650 milioni), la riqualificazione globale degli immobili (231 milioni) e le schermature solari (133 milioni).
Sempre nel 2019, attraverso il bonus casa (detrazione al 50%) sono stati effettuati circa 600 mila interventi con un risparmio complessivo che supera gli 840 GWh/anno.
Nel 9° rapporto annuale, l’Enea sottolinea che nel 2019 non è stato solo l’Ecobonus a riscuotere successo. Il conto termico, destinato principalmente a iniziative per l’efficienza e per le rinnovabili nella PA, ha registrato un aumento del 68% rispetto al periodo 2013-2018. In totale sono state inoltrate 114 mila richieste, il 29% in più rispetto al 2018, per un totale di 433 milioni di euro.
I certificati bianchi hanno consentito di risparmiare oltre 3,1 Mtep/anno dal 2011.
Nel periodo compreso tra il 2011 e il 2019, l’obiettivo di risparmio energetico, indicato dal Piano d’Azione Nazionale per l’Efficienza Energetica e dalla Strategia Energetica Nazionale, è stato centrato al 77,2%. Il settore residenziale, col 154,4%, ha superato il target indicato. Il settore dell’industria e quello dei trasporti sono rispettivamente al 61,9% e al 50,4% dell’obiettivo. Più indietro il terziario, che ha raggiunto il 29,4%. Fanno parte di questo ultimo settore le Pubbliche Amministrazioni.
Uno degli strumenti che ha contribuito al raggiungimento di questi risultati è la diagnosi energetica. A dicembre 2019 sono state presentate circa 11.200 diagnosi: se fossero realizzati gli interventi individuati, si otterrebbe un risparmio totale di 3,7 Mtep/anno, ripartiti soprattutto in minori consumi elettrici (29%), termici (7%) e di carburante (30%).
Il 9° rapporto annuale evidenzia che negli ultimi anni sono stati compiuti importanti progressi dal punto di vista dell’innovazione tecnologica. Gli edifici di nuova costruzione tendono a consumare circa la metà di energia rispetto agli immobili realizzati alla fine degli anni Novanta.
Tuttavia, l’Enea stima che nel 2050 circa l’80% degli edifici di oggi sarà ancora in uso e che il 75% di questo stock è inefficiente dal punto di vista energetico. Per raggiungere gli obiettivi del Green Deal, il tasso di rinnovo annuale del patrimonio edilizio dovrà raddoppiare rispetto a quello attuale che è compreso tra lo 0,4% e l’1,2% nei diversi Stati membri.
All’esigenza di rinnovamento del patrimonio edilizio ha contribuito anche la crisi causata dal COVID-19, che ha creato nuove dinamiche abitative che richiedono una vera e propria riprogettazione degli spazi all’interno delle abitazioni e dei luoghi di lavoro, all’insegna di efficienza energetica, sostenibilità ambientale, salute e benessere.
“I risultati che presentiamo evidenziano che l’efficienza energetica è una leva efficace per risparmiare energia, ridurre le bollette, contrastare le emissioni inquinanti, ma anche per la crescita e l’occupazione. In questa fase di ripartenza post-Covid dobbiamo saper cogliere al meglio queste opportunità e iniziative come il superbonus che vanno nella giusta direzione”, ha dichiarato il presidente dell’Enea, Federico Testa.
“Il tema dell’efficienza energetica è centrale anche per il Governo” ha affermato il Ministro Stefano Patuanelli. Il Ministro si è soffermato sul nuovo strumento del Superbonus 110%, che grazie allo sconto in fattura e alla cessione del credito dovrebbe suscitare l’interesse dei condomìni, e sulla necessità di dare un orizzonte temporale più lungo a chi desidera investire.