Slitta al prossimo 30 ottobre il termine per la presentazione delle domande al Bando Sport e Periferie 2020 che mira alla riqualificazione degli impianti sportivi con una dotazione di 140 milioni di euro.
Il Dipartimento per lo Sport, infatti, con Determina del 18 settembre 2020, ha prorogato di un mese la scadenza del Bando, accogliendo la richiesta di ANCI.
L’ANCI aveva chiesto la proroga dei termini per aiutare “tutti i Sindaci e le Amministrazioni che in questi mesi di emergenza hanno lavorato senza sosta per la ripartenza e nei confronti del settore come lo sport”.
Con la proroga, il nuovo termine per la presentazione delle domande è fissato alle ore 10.00 del 30 ottobre 2020 (in precedenza era al 30 settembre). La domanda di partecipazione al bando dovrà essere presentata attraverso il sito https://bando2020.sporteperiferie.it/,
In questo modo sarà possibile favorire una maggiore partecipazione degli interessati alla selezione.
Ricordiamo che il bando prevede un finanziamento per gli interventi volti alla:
a) realizzazione e rigenerazione di impianti sportivi finalizzati all’attività agonistica, localizzati nelle aree svantaggiate del Paese e nelle periferie urbane;
b) diffusione di attrezzature sportive con l’obiettivo di rimuovere gli squilibri economici e sociali esistenti;
c) completamento e adeguamento di impianti sportivi esistenti da destinare all’attività agonistica nazionale e internazionale.
Possono presentare domanda di contributo per il finanziamento degli interventi con finalità previste dal presente bando le Regioni, le Province/Città Metropolitane, i Comuni e i seguenti soggetti non aventi fini di lucro: federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, associazioni e società sportive dilettantistiche, enti di promozione sportiva, enti religiosi civilmente riconosciuti.
Per quanto concerne le Federazioni, le discipline sportive associate e gli enti di promozione sportiva, si specifica che la richiesta deve essere avanzata esclusivamente dagli organismi sportivi nazionali e non dalle rispettive articolazioni e/o rappresentanze territoriali.
Nella valutazione peseranno la vulnerabilità sociale e materiale del Comune in cui è localizzato l’intervento, la sostenibilità ambientale, la contribuzione da parte del proponente, il livello di progettazione, il grado di definizione del piano di attività di gestione dell’impianto.
Il contributo erogato per ciascun intervento non potrà superare i 700.000 euro.