Il Decreto Semplificazioni in due settimane ha già cancellato il 32,5% delle gare di progettazione sotto i 150mila euro. Lo afferma Gabriele Scicolone, presidente dell’Associazione delle organizzazioni di ingegneria, di architettura e di consulenza tecnico-economica aderenti a Confindustria (Oice), che ha illustrato le anticipazioni dei dati relativi al mese di luglio 2020, elaborati dall’osservatorio Oice/Informatel.
L’osservatorio ha messo in evidenza che dal 17 luglio (data di entrata in vigore del DL Semplificazioni) al 31 luglio 2020 le gare di progettazione sono calate del 32,5%, passando dalle 83 di giugno alle 56 di luglio. Secondo Oice, si tratta di un calo maggiore di quello generale di tutto il mese. Negli stessi giorni le gare per tutti i servizi di ingegneria e architettura sono calate del 22,0%, quindi le gare di progettazione sembrano sentire maggiormente degli effetti del “decreto semplificazioni”.
Oice spiega che a luglio è risultato in forte crescita il valore del mercato della sola progettazione, grazie al contributo di ANAS e ASPI. A fronte di questo dato, Oice rileva che è diminuito il numero delle gare, che sono state 201 per 91,3 milioni di euro. Rispetto a giugno c’è stato un calo del 20,6% in numero, ma un aumento del 98,3% in valore. Rispetto a luglio 2019, le gare sono calate del 22,4% in numero e ma cresciute dell’84,5% in valore.
Per Gabriele Scicolone, Presidente OICE, “le anticipazioni di luglio già mostrano i primi effetti del decreto semplificazioni che in due settimane ha già determinato una caduta del numero dei bandi sotto i 150,000 euro, preoccupando le società di ingegneria e architettura che iniziano a vedere dissolversi un mercato che stava lottando la battaglia della qualità e della trasparenza. Chi ci dirà mai quanti “incarichi fiduciari” sono stati affidati? E a chi? E sulla base di quali requisiti? Sono interrogativi angoscianti per società che hanno investito negli ultimi anni e sono oggi schiacciate dal combinato disposto di politiche che deprimono il mercato e bloccano i licenziamenti”.
“Come si sosterrà tutto ciò? Che leve avranno le imprese per sopravvivere? Qualche settimana di CIG? Sarà importante verificare tutto ciò ad agosto e a settembre, ma era quanto ci aspettavamo e avevamo con forza denunciato, seguiti peraltro dall’ANAC che parla in generale di un calo del 54% per tutti i contratti pubblici. E’ una scelta del Governo che non condividiamo e che abbiamo chiesto di modificare. Ci auguriamo che si tenga conto della peculiarità della progettazione, ben diversa da forniture e altri servizi”.