Questi i contenuti del decreto fiscale 2020 (D.L. n. 124/2019), pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 26 ottobre 2019 e in corso di discussione parlamentare (A.C. n. 2220).
Il decreto, recante “Disposizioni urgenti in materia fiscale e per esigenze indifferibili”, ha introdotto rilevanti innovazioni in materia di reati tributari[1]:
Il provvedimento, inoltre, va a incidere sull’ambito di applicazione del sistema della responsabilità degli enti, aggiungendo al D.Lgs. n. 231/2001 un nuovo articolo, il 25-quinquiesdecies, con cui ha introdotto la responsabilità amministrativa delle persone giuridiche per i più gravi reati tributari commessi nel loro interesse o a vantaggio delle medesime.
Di seguito l’ANCE ha messo a punto una Guida riepilogativa delle modifiche apportate dal decreto fiscale, illustrando, altresì, gli effetti prodotti dalla sua approvazione.
Particolare attenzione è dedicata al tema delle intercettazioni, in quanto, a seguito del “rafforzamento” dei reati tributari, viene ampliato lo spazio di controllo dei p.m. sugli indagati.
Ulteriori aspetti trattati riguardano la possibilità di applicare la custodia cautelare in carcereper i reati di infedele dichiarazione delle imposte sui redditi e IVA, e di omessa presentazione della dichiarazione imposte sui redditi, IVA e sostituti d’imposta; nonché l’esclusione della citazione diretta a giudizio da parte del p.m., per i medesimi delitti.