In arrivo la revisione dell’etichettatura per l’efficienza delle sorgenti luminose e nuovi requisiti per il rendimento luminoso degli apparecchi.
A prevederlo due provvedimenti in fase di consultazione UE: il nuovo regolamento dell’Unione Europea sull’etichettatura delle sorgenti luminose e il regolamento sulla progettazione ecocompatibile per i prodotti di illuminazione.
Il nuovo regolamento, in consultazione fino al 6 novembre, prevede un’etichettatura per tutte le sorgenti luminose (a incandescenza, alogene, fluorescenti, HID e LED) e rivede le classi di efficienza energetica, che ora arrivano a A +++, approvando una scala che va dalla classe “A”(più efficiente) alla classe “G” (meno efficiente).
Le nuove classi sono state definite direttamente in termini di efficienza della sorgente luminosa, espressa in lumen/W come risultante della produzione di luce (in lumen) divisa per la potenza elettrica di alimentazione (in W). Ad ogni fascia di 25 lumen/W corrisponde un salto di classe: le sorgenti luminose con una efficienza uguale o al di sopra dei 210 lumen/W sono in classe A, quelle al di sotto degli 85 lumen/W in classe G.
La nuova etichetta energetica delle sorgenti luminose, insieme ad altre normative sul tema, mirano a raggiungere gli obiettivi europei di miglioramento dell’efficienza energetica e nello stesso tempo intendono rispondere alle esigenze dei consumatori.
Attualmente è in fase di consultazione anche una nuova proposta di Ecodesign, cioè di progettazione ecocompatibile dei prodotti che consumano energia.
Il provvedimento, che prevede un regolamento unico per tutti i prodotti, ha l’obiettivo di ridurre il consumo energetico dei prodotti di illuminazione stabilendo requisiti minimi di efficienza e altri criteri di rendimento: in questo modo si avrà anche una riduzione delle emissioni di CO2 e un risparmio finanziario per i consumatori europei.
Fra le finalità della revisione vi sono anche il sostegno alla competitività del settore illuminazione, una maggiore sorveglianza del mercato e l’eliminazione dei prodotti di illuminazione meno efficienti dal punto di vista energetico.