Impedire il consumo del suolo e prevenire il rischio idrogeologico. È una delle sei principali sfide che il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare, Sergio Costa, intende affrontare nel corso del suo mandato.
Il Ministro, in audizione il 18 luglio scorso in Commissione Ambiente della Camera, ha illustrato le linee programmatiche del suo dicastero e ha indicato le sei sfide principali da affrontare:
1. proseguire e rendere più ambiziosa la lotta ai cambiamenti climatici, attraverso la leva di uno sviluppo diverso, basato su una riduzione, fino alla eliminazione, dei fattori inquinanti, specialmente nel settore della mobilità;
2. salvaguardare la natura, contrastare la perdita di biodiversità, valorizzare l’acqua come bene comune;
3. impedire il consumo del suolo e prevenire il rischio idrogeologico;
4. assicurare la sicurezza del territorio attraverso la prevenzione e il contrasto dei danni ambientali e la lotta alle tante terre dei fuochi presenti nel nostro Paese;
5. governare la transizione verso l’economia circolare e rifiuti zero;
6. diminuire, fino ad azzerarle, le infrazioni inflitte al nostro Paese dall’Unione Europea.
In relazione al terzo obiettivo, quello del contrasto allo spreco del suolo e al dissesto idrogeologico, Costa ha affermato che è sua intenzione avviare una serie di interventi diffusi in chiave preventiva di manutenzione ordinaria e straordinaria del suolo, anche come volano di spesa virtuosa e di creazione di lavoro nelle aree a forte rischio, oltre che azioni per responsabilizzare il cittadino sui rischi connessi alla tutela del territorio.
Il ministro ha fatto notare che, per iniziativa di parlamentari di diverso colore politico, è ripresa la discussione, interrottasi con la fine della scorsa legislatura, di un provvedimento che insista su tale tematica.
Il contrasto del consumo del suolo e la prevenzione del rischio idrogeologico, ha aggiunto, potranno essere realizzati attraverso diverse azioni, tra cui:
– fermare il consumo di suolo attraverso un’adeguata politica di sostegno che promuova la rigenerazione urbana;
– promuovere azioni di sostegno alle iniziative per rilanciare il patrimonio edilizio esistente, favorendo il retrofit degli edifici;
– dare nuovo impulso alle misure di contrasto del dissesto idrogeologico attraverso azioni di prevenzione che comportino interventi diffusi di manutenzione ordinaria e straordinaria del suolo su aree ad alto rischio, oltre ad una necessaria attuazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico riportando in capo al Ministero dell’Ambiente la diretta competenza sul tema.
Le azioni indicate dal ministro Costa sono quelle contenute nel ‘Contratto di Governo’ di Lega e Movimento 5 Stelle: “azioni di prevenzione che comportino interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria del suolo sui siti ad alto rischio, oltre ad una necessaria attuazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico, anche come volano di spesa virtuosa e di creazione di lavoro a partire dalle zone terremotate”.
Il ‘Contratto di Governo’ riteneva, inoltre, indispensabile “fermare il consumo di suolo (spreco di suolo), con l’obiettivo di eliminarlo completamente attraverso il rilancio del patrimonio edilizio esistente, favorendo la rigenerazione urbana e il retrofit (riqualificazione energetica) degli edifici”.
Sul contrasto al consumo di suolo, il Ministro ha citato il riavvio in Parlamento della discussione sul tema: infatti, il M5S ha presentato alla Camera un disegno di legge per arrestare il consumo di suolo che prevede lo stop all’uso di nuovo territorio, il riuso degli edifici esistenti e il ritorno nella proprietà collettiva dei suoli abbandonati. Altre proposte di legge sullo stesso tema sono state presentate da altri gruppi politici.
Quello del consumo di suolo è un tema che il Ministro dell’Ambiente sta seguendo con particolare attenzione: “ripartiamo dalla norma precedente – aveva detto il 17 luglio alla presentazione del Rapporto ISPRA – e andiamo avanti, con modifiche: bilancio ecologico, questione lottizzazioni, concetto di spreco di suolo, maggior attenzione alle zone protette ed inserimento di zone a rischio frane e terremoti”.
L’altra importante azione funzionale al contenimento dello spreco di suolo è quella della riqualificazione energetica degli edifici. Il Contratto di Governo prevede l’abolizione di tutte le deduzioni e le detrazioni, necessaria per l’introduzione della Flat Tax.
All’inizio di luglio, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, ha affermato di voler puntare sulle detrazioni fiscali per incentivare le ristrutturazioni.
Pochi giorni fa in Senato, il Ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio, competente sulle detrazioni fiscali, alla domanda se le detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli immobili saranno prorogate, non ha risposto.