Definire linee guida valide su tutto il territorio nazionale per le procedure relative all’installazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili e dei dispositivi per l’efficienza energetica.
È l’obiettivo del decreto che, in attuazione del Dlgs 102/2014, prova a semplificare e armonizzare gli iter per l’installazione di impianti e dispositivi tecnologici per l’efficienza energetica e per lo sfruttamento delle fonti rinnovabili in ambito residenziale e terziario.
Il decreto sarà domani all’esame della Conferenza Unificata per l’intesa. Dopodichè proseguirà il suo iter e, entro 120 giorni dall’entrata in vigore, le Regioni e gli Enti locali dovranno adeguare la propria normativa.
Nelle linee guida sono ribadite e sistematizzate le procedure da attuare per l’installazione di pompe di calore, generatori di calore, impianti solari termici e generatori ibridi compatti. Tali procedure, ricordiamo, sono state recentemente disciplinate dai decreti SCIA 1 – Dlgs 126/2016 e SCIA 2 – Dlgs 222/2016.
Le norme si applicano ai casi di nuova installazione e/o sostituzione di impianti tecnologici destinati ai servizi di climatizzazione invernale e/o estiva e/o produzione di acqua calda sanitaria, indipendentemente dal vettore energetico utilizzato, in funzione anche delle tipologie di lavori individuate dal DM 26 giugno 2015.
Ad esempio, gli interventi di installazione di pompe di calore sono considerati attività di edilizia libera e possono essere eseguiti senza comunicazione da parte dell’interessato all’amministrazione comunale né titolo abilitativo quando:
– sono ascrivibili al novero di interventi di manutenzione ordinaria;
– riguardano pompe di calore aerotermiche con potenza termica utile nominale inferiore a 12kW.
Per tutti gli altri interventi è, invece, necessaria una comunicazione dell’inizio dei lavori, anche per via telematica, asseverata da un tecnico abilitato (CILA) comprensiva dell’attestazione concernente l’autorizzazione paesaggistica ove richiesta.
Infine, la bozza di decreto contiene una importante novità: il riconoscimento della qualifica di certificatore energetico su tutto il territorio nazionale. Lo scopo è quello di favorire l’omogeneità nell’applicazione della disciplina e di eliminare situazioni di possibile alterazione della concorrenza fra le diverse aree del Paese.