Si è concluso lo scorso 18 gennaio il progetto europeo “Ridurre efficacemente la polvere di silice cristallina respirabile” promosso dalle parti sociali europee di settore, FIEC e EFBWW.
I partner hanno ritenuto di fondamentale importanza elaborare soluzioni concrete per un’efficace prevenzione dell’esposizione alla silice cristallina respirabile, avviando un dialogo tra le parti sociali di vari paesi europei e i rispettivi organismi di prevenzione. A tal fine, oltre al report conclusivo, le parti hanno elaborato una mappatura delle varie lavorazioni svolte in cantiere, valutando sia il livello di esposizione alla silice che il livello di protezione necessaria. Attraverso il c.d. sistema a semaforo, si addiviene ad una valutazione relativa alla possibilità di mantenere l’esposizione al di sotto del valore limite (OEL) pari a 0,1 mg/m³.
La mappatura, tradotta in 12 lingue dell’Unione Europea e disponibile in allegato in lingua italiana, rappresenta un utile riferimento per la valutazione dei rischi.
Si ricorda che, in seguito alla revisione della direttiva sugli agenti cancerogeni e mutageni (direttiva 2017/2398 (UE) che ha modificato la direttiva 2004/37/CE), la silice cristallina respirabile è stata ricompresa tra gli agenti cancerogeni e che le imprese edili che effettuano demolizioni, operazioni di taglio dei pavimenti, sabbiatura, levigatura, ecc., devono modificare il documento di valutazione dei rischi secondo quanto previsto dal Decreto legislativo 1° giugno 2020, n. 44.
Fonte: ANCE