Messa a regime del sistema di composizione negoziata della crisi d’impresa e delle relative segnalazioni d’allerta, eliminazione degli indici di crisi e degli organismi di composizione della crisi – OCRI, conferma della proroga al 2023 per la nomina degli organi di controllo nelle s.r.l..
Queste le novità d’interesse in tema di gestione della crisi d’impresa contenute nello Schema di D.Lgs. approvato in via preliminare il 17 marzo scorso dal Consiglio dei Ministri, recante modifiche al Codice della crisi di impresa e dell’insolvenza (D.Lgs. 14/2019), in attuazione della Direttiva (UE) 2019/1023 sulla ristrutturazione del debito.
Lo Schema di D.Lgs. (atto n.374) è stato trasmesso alle Commissioni Giustizia della Camera e del Senato, per il relativo esame, che precederà la definitiva approvazione da parte del Governo.
In sostanza, viene ridefinito e posto a regime tutto il quadro delle misure in materia di gestione della crisi d’impresa, superando la disciplina transitoria adottata la scorsa estate con il D.Lgs. 118/2021, che viene in larga parte abrogato. Nello stesso tempo, le disposizioni ivi contenute vengono riportate nel Codice della crisi d’impresa.
Con riferimento alle novità d’interesse per il settore, si segnala:
Sul tema, viene, altresì, confermata la possibilità dell’esperto di essere coadiuvato da soggetti conoscitori del comparto di attività del debitore;
Al riguardo, si ricorda che l’Agenzia delle Entrate effettuerà la segnalazione in presenza di debiti IVA scaduti e non versati, superiori a 5.000 euro, risultanti dalla comunicazione di liquidazione periodica relativa al 2022. Una volta ricevuta la segnalazione, l’impresa è obbligata ad accedere alla composizione negoziata della crisi;
Fonte: ANCE