Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Liguria, Piemonte, Puglia, Umbria, Valle d’Aosta, Veneto, Sicilia, e Toscana: sono 13 le Regioni che hanno emanato disposizioni finalizzate alla tutela del lavoro svolto dai professionisti che esercitano attività per conto di privati o imprese nonché alla riduzione dell’evasione fiscale. Tali norme con l’obiettivo di garantire il pagamento delle prestazioni professionali hanno introdotto, nell’ambito di procedimenti, di varia natura, avviati da privati con la pubblica amministrazione, nuovi oneri documentali.
Alcune di queste Regioni, oltre le Marche hanno dettato anche specifiche disposizioni dirette a salvaguardare, nell’ambito delle procedure ad evidenza pubblica per l’affidamento di servizi e incarichi professionali, la tutela del lavoro autonomo e il rispetto dell’applicazione del generale principio dell’equo compenso con divieto di inserimento di clausole vessatorie nei contratti con i professionisti già previsto a livello nazionale.
Il dossier è finalizzato ad offrire il quadro normativo regionale illustrando quali adempimenti, soprattutto per quanto riguarda il primo ambito di disposizioni, sono stati introdotti e che documentazione occorre allegare alle istanze presentate alla pubblica amministrazione.
Fonte: ANCE
Tutela prestazioni professionali_equo compenso