E’ stato sottoscritto il 19 aprile 2021, da tutte le Organizzazioni datoriali di settore, l’Accordo con le Organizzazioni sindacali volto a “Rilanciare il settore, rilanciare il paese”.
Con tale Accordo, le parti sociali hanno voluto ribadire la necessità di collaborare attivamente per definire, in un’ottica di sistema, proposte comuni al fine di favorire il rilancio del settore, che dovrà essere sempre più orientato su:
- innovazione e sostenibilità;
- qualità del lavoro e dell’impresa;
- corretta applicazione della contrattazione collettiva nazionale e territoriale del settore;
- salute e sicurezza.
Le parti hanno, infatti, convenuto sulla necessità di aprire un tavolo di confronto con il Governo per giungere, in tempi brevi, ad un “Patto per il rilancio del settore delle costruzioni” valorizzando la qualità delle relazioni industriali.
A tal fine, fermo restando quanto previsto dalla contrattazione collettiva nazionale e territoriale, le parti hanno concordato, che, eventuali ulteriori ipotesi di attività e/o coinvolgimento del sistema paritetico nei confronti di terzi, sarà sempre preventivamente concordato, anche al fine di definirne modalità e strumenti. Si sono, altresì, impegnate ad esaminare l’organizzazione del lavoro congiuntamente in eventuali specifiche situazioni che richiedano particolari soluzioni anche innovative.
Le priorità, sulle quali le parti si sono impegnate ad elaborare proposte congiunte, da sostenere in tutte le varie sedi di confronto con le diverse istituzioni, incontrandosi periodicamente per monitorarne eventuali avanzamenti, sono le seguenti:
- iniziative adeguate per il rilancio dell’immagine del settore delle costruzioni al fine di renderlo attrattivo per le giovani generazioni come settore in grado di garantire opportunità di crescita professionale e di attività imprenditoriale;
- qualificazione delle stazioni appaltanti e assunzione immediata delle necessarie figure professionali tecniche al fine di garantire velocità e qualità nell’aggiudicazione degli appalti pubblici, tanto per nuove opere che per interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria;
- interventi mirati sul Codice degli Appalti e sulle diverse normative al fine di ridurre i cosiddetti “tempi di attraversamento”, semplificando gli iter per VIA, visti di conformità, Conferenze dei Servizi, ecc. richiedendo tempi perentori e obbligatori per i pareri, possibili interventi sostitutivi, meccanismi certi di silenzio-assenso al fine di garantire, in una logica di massima trasparenza, una rapida cantierizzazione e realizzazione delle opere;
- definizione di una normativa specifica e di rapida attuazione per facilitare la rigenerazione nei contesti urbani, anche partendo da alcune positive esperienze a livello regionale (es. legge regionale Emilia Romagna su consumo “a saldo zero”) con alcune specifiche correzioni e con particolare attenzione alle periferie urbane, superando normative e regole di cinquant’anni fa e oltre, non più adeguate alla rapidità delle trasformazioni sociali, demografiche ed economiche in atto;
- garantire la continuità dei cantieri in opera, in presenza di contenzioso giuridico-amministrativo, anche dando immediata esecuzione ai Collegi Consultivi Tecnici di cui alla legge 120/2020;
- valorizzare nell’assegnazione degli appalti qualità, solidità di impresa, tecnologie, ecc. contro ogni forma esplicita o mascherata di massimo ribasso che si scarica poi su aziende e lavoratori, garantendo al contempo pari opportunità a tutte le imprese nella libera concorrenza sul mercato, tutelando in tal modo tutto il tessuto imprenditoriale che caratterizza il settore sul territorio;
- rigore nell’applicazione dei contratti collettivi nazionali e territoriali dell’edilizia contro ogni forma di dumping contrattuale e di concorrenza sleale, rafforzamento dell’articolo 30 del DLgs n. 50/2016, emanazione immediata del decreto attuativo del Durc di Congruità di cui alla legge 120/2020 in coerenza con l’accordo sindacale sottoscritto da tutte le parti sociali del settore;
- rilancio della formazione professionale e per la sicurezza estesa a tutte le figure professionali che operano in cantiere, con particolare attenzione al green building al fine di soddisfare la crescente domanda di operai e tecnici specializzati. In particolare agendo sul sistema bilaterale edile (Scuole e CPT), sulla formazione professionale, secondaria e ITS;
- eliminazione di oneri impropri e rischi derivanti da eventi oggettivamente non evitabili in capo alle imprese, introducendo clausole specifiche nei contratti di appalto, pubblici e privati, a tutela delle imprese stesse e dei loro lavoratori.
Fonte: ANCE
Accordo 19 aprile 2021