L’Inps, con l’allegato messaggio n. 3743 del 16 ottobre 2020, ha istituito, con decorrenza dal periodo di paga novembre 2020, alcuni nuovi codici contratto da inserire della sezione del flusso di denuncia Uniemens, e ha ricordato che il D.L. n. 76/2020, convertito, con modificazioni, dalla L. n. 120/2020 (c.d. Decreto Semplificazioni), ha definito, con l’art. 16-quater[1], il codice alfanumerico unico per l’indicazione dei contratti collettivi nazionali di lavoro.
Al riguardo, l’Istituto ha chiarito che, nelle more dell’adeguamento delle procedure informatiche[2], dal prossimo aggiornamento dell’Allegato tecnico Uniemens, l’elenco dei contratti riferiti alla sezione verrà inserito in un apposito documento, accessibile sul sito internet dell’Istituto al seguente percorso: “Prestazioni e Servizi”, “Trasmissione UNIEMENS per datori di lavoro di aziende private”.
Tale elenco conterrà, per ogni attualmente assegnato dall’Inps, anche il corrispondente “macro-settore” e “codice” associati al contratto nell’archivio nazionale detenuto dal CNEL. In tal modo sarà possibile identificare con maggior esattezza il contratto collettivo depositato presso il CNEL codificato su Uniemens e analizzare i dati sui contratti anche in base alla classificazione degli stessi nel medesimo archivio.
[1] Nelle comunicazioni obbligatorie previste dalle disposizioni di cui all’articolo 6 del decreto legislativo 19 dicembre 2002, n. 297, e nelle trasmissioni mensili di cui all’articolo 44, comma 9, del decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2003, n. 326, il dato relativo al contratto collettivo nazionale di lavoro è indicato mediante un codice alfanumerico, unico per tutte le amministrazioni interessate. Tale codice viene attribuito dal Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro (CNEL) in sede di acquisizione del contratto collettivo nell’archivio di cui all’articolo 17 della legge 30 dicembre 1986, n. 936. La composizione del codice è definita secondo criteri stabiliti dal CNEL d’intesa con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e l’Istituto nazionale di previdenza sociale.
[2] Sul quale l’Istituto fornirà tempestiva comunicazione con successivo apposito messaggio.
Messaggio Inps numero 3743-2020 + allegato