Presto gli Enti locali potranno iniziare i lavori di adeguamento e di adattamento funzionale degli spazi e delle aule didattiche grazie ai 330 milioni di euro messi a disposizione del Ministero dell’Istruzione.
Il Ministero, infatti, ha pubblicato la graduatoria finale dei due bandi per l’edilizia scolastica leggera nell’ambito del Programma Operativo Nazionale (PON) “Per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020.
Sono in tutto 5.664 gli Enti che hanno richiesto i finanziamenti, oltre l’84% del totale.
Il Ministero ha fatto sapere che Comuni, Province, Città Metropolitane potranno iniziare gli interventi da subito e in tempo per settembre perché sarà subito assegnato oltre l’87% delle risorse totali disponibili.
Gli Enti locali hanno fatto domanda per i 2 avvisi per un totale di oltre 326 milioni di euro, pari a oltre il 98% delle risorse disponibili.
La Lombardia è la Regione che ha partecipato con il numero più alto di candidature, 1.033, seguita da Piemonte, 712, Veneto, 489, e Campania, 467, per un totale di risorse messe a disposizione di 326.319.000,00 euro.
Il Ministero dell’Istruzione ha anche pubblicato le FAQ relative agli interventi di adeguamento; ad esempio, ha specificato che sono ritenuti ammissibili gli aumenti di volumetria e di superficie, anche con strutture prefabbricate purché stabili, che non ricadono nella fattispecie indicata di interventi di nuova costruzione, gli interventi pertinenziali che comportino la realizzazione di un volume pari o inferiore al 20% del volume dell’edificio principale (conformi alla norme e nel rispetto del pregio ambientale e paesaggistico).
Non sono ammissibili l’acquisto e la installazione di tensostrutture, containers, gazebi. Non sono ammesse neanche opere di manutenzione ordinaria. Tuttavia, le stesse possono essere ammesse se fanno parte di un insieme più organico di opere e di lavori ricompresi in altra tipologia ammissibile (manutenzione straordinaria).
Infine, per interventi relativi alla connessione con fibra ottica e relativi ad impianti di trattamento aria, il Ministero ha chiarito che sono ammissibili ma vanno valutati caso per caso quale ipotesi residuale e purché nel rispetto delle finalità dell’Avviso.