Finanziamento a fondo perduto, pari almeno a 5mila euro, per i professionisti colpiti dalla crisi coronavirus, sospensione di versamenti tributari e contributivi, proroga fino al 2022 per il bonus facciate e rimodulazione delle rate delle detrazioni fiscali delle spese sostenute per i bonus edilizia.
Lo prevedono delle proposte di modifica alla legge di conversione del DL 23/2020, alcune delle quali avanzate dalla Rete Professioni Tecniche (RPT) che intervengono sia sul fronte dei professionisti sia sul fronte dei bonus casa.
Per favorire la ripresa dei professionisti, RPT propone il finanziamento a fondo perduto (pari almeno a 5mila euro), a valere sul “Fondo per il reddito di ultima istanza”, per i professionisti che hanno cessato, ridotto o sospeso la loro attività.
Inoltre, la Rete ha chiesto di estendere le garanzie per i prestiti fino a 25mila euro già previste dal DL 23/2020 anche agli studi associati e non solo i lavoratori autonomi e i liberi professionisti che esercitano l’attività in forma individuale.
RPT ha proposto anche di estendere la sospensione dei versamenti delle ritenute alla fonte effettuate in qualità di sostituti d’imposta a quelle sui redditi di lavoro autonomo e sulle provvigioni inerenti a rapporti di commissione, agenzia, mediazione, rappresentanza di commercio e procacciamento di affari.
Inoltre, chiede l’abolizione della ritenuta d’acconto per esercenti arti o professioni sottoposti a regime di fatturazione elettronica.
Infine, la Rete propone di esplicitare l’esenzione da responsabilità dei titolali di studio professionale e dei professionisti dell’area tecnica operanti nei cantieri edili per i danni e le conseguenze pregiudizievoli derivanti dalla diffusione della Pandemia da Covid-19, quando abbiano adempiuto i doveri ad essi imposti dalla legge con la diligenza richiesta dalla natura dell’incarico.
Sul fronte dei bonus fiscali per l’edilizia, RPT propone il riconoscimento della possibilità di fruire di ecobonus e sismabonus con un periodo di recupero compreso tra 1 e 10 anni, secondo quanto scelto liberamente dal contribuente beneficiario, riammettendone anche la fruizione sotto forma di “sconto in fattura” e la proroga fino al 2022 del bonus facciate.