I dati del Contatore del Conto Termico[1] aggiornati al 1 febbraio 2019 mostrano che:
· le richieste di incentivo presentate al GSE da Soggetti privati e da Amministrazioni Pubbliche sono 181.481 delle quali quelle ammesse risultano 154.483 (corrispondenti all’85% del totale), 21.204 in lavorazione e 5.794 non ammesse;
· gli incentivi complessivamente impegnati, per tutte le richieste che dall’inizio del meccanismo incentivante hanno ricevuto un esito di valutazione positivo, sono pari a 119 milioni di euro: 68 milioni di euro riferiti alla Pubblica Amministrazione (56,9% del totale) e 51 milioni di euro per i privati.
Va ricordato che il Conto Termico (D.M. 28/12/12 e D.M. 16/02/2016) è lo strumento dedicato alla promozione di interventi di piccole dimensioni per l’efficienza energetica e per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili presso la Pubblica Amministrazione ed i privati.Per gli interventi di produzione di energia termica da fonti rinnovabili sono ammessi sia i soggetti pubblici che quelli privati, mentre agli incentivi per gli interventi di incremento dell’efficienza energetica sugli edifici esistenti sono ammesse solo le Amministrazioni Pubbliche.
Il Contatore dà anche evidenza dell’impegno di spesa annua cumulata degli incentivi, calcolato come sommatoria delle rate di incentivi che il GSE si impegna a riconoscere per ciascun anno per tipologia di Soggetto Ammesso (PA e Privati).
Per il 2018 gli incentivi impegnati sono stati per la pubblica amministrazione pari a 31,1 milioni di euro su un Cap di spesa annuale pari a 200 milioni di euro, mentre per i privati sono stati 145,7 milioni di euro su un Cap di spesa annuale pari a 700 milioni di euro.
In merito al numero e alla tipologia di interventi il contatore mostra che la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti utilizzanti generatori di calore a condensazione, rappresentano il maggior numero di interventi (pari a 3.582) effettuati dalla Pubblica Amministrazione. A seguire 903 interventi sull’involucro opaco, 823 sulle chiusure trasparenti, 203 per il solare termico, 185 per le pompe di calore, 160 per gli edifici nZEB, 121 per le schermature, 62 per i generatori a biomasse e 29 per gli scaldacqua a pompa di calore. Per i Privati invece il maggior numero di interventi riguarda i generatori a biomasse, pari a 86.742, a seguire il solare termico con 52.289 interventi, le pompe di calore con 11.415, gli scaldacqua a pompa di calore con 1346 ed i sistemi ibridi con 189.
Di seguito si riportano i grafici relativi al Contatore del Conto Termico pubblicati sul sito del GSE.
Grafici del Contatore del Conto Termico su sito GSE aggiornati al 1 febbraio 2019
E’ opportuno ricordare che, dal 1° gennaio 2019, per accedere agli incentivi del Conto Termico riferiti alle caldaie e alle stufe a biomasse, è necessaria la certificazione ambientale di detti generatori di calore. Tale certificazione attesta l’idoneità dell’impianto ad assicurare specifiche prestazioni emissive, con particolare riferimento alle emissioni di polveri e di ossidi di azoto, ed una specifica classe di qualità in relazione ai livelli prestazionali assicurati (vedasi documento Ance del 19/10/2018).
Infine si evidenzia che il GSE ha pubblicato un chiarimento sui requisiti di ammissione agli incentivi del Conto Termico, dove viene ribadito che l’ammissibilità è subordinata all’intervenuto pagamento delle spese riferite all’intervento, che devono essere sostenute direttamente dal Soggetto Responsabile.
L’art. 2, comma 1, lett. v) del D.M. 16 febbraio 2016, definisce Soggetto Responsabile il soggetto che ha sostenuto le spese per l’esecuzione degli interventi di cui al suddetto decreto e che ha diritto all’incentivo.
Non sono quindi ammissibili pagamenti disposti da parte di soggetti terzi, ad eccezione dei casi della locazione finanziaria e del credito al consumo per i quali si rinvia alle modalità previste al paragrafo 6.8 delle “Regole applicative del D.M. 16 Febbraio 2016”.
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