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Il Ministero dell’Ambiente e l’Autorità nazionale anticorruzione (Anac) hanno siglato un protocollo di intesa per garantire la sostenibilità ambientale degli acquisti delle Pubbliche Amministrazioni.
La collaborazione riguarderà tre aspetti:
– il monitoraggio e la vigilanza sull’applicazione dei criteri ambientali minimi (CAM) adottati ai sensi del Piano d’azione nazionale sugli acquisti verdi della Pubblica Amministrazione (Green Public Procurement – GPP);
– la condivisione di atti di indirizzo, linee guida, clausole-tipo per bandi e capitolati;
– la realizzazione di iniziative formative per i funzionari della Pubblica Amministrazione.
La collaborazione garantirà la corretta applicazione delle indicazioni contenute nel Codice Appalti sull’obbligo di applicazione dei Criteri Ambientali Minimi (CAM).
Saranno inoltre redatti degli atti di indirizzo che miglioreranno le competenze delle Stazioni Appaltanti nell’applicazione del Codice.
Ricordiamo che con l’introduzione dei CAM si vogliono raggiungere una serie di obiettivi:
– l’efficienza nell’uso dei materiali e dell’energia;
– la riduzione dei rifiuti prodotti e la massimizzazione del riutilizzo dei materiali riciclati;
– la riduzione dell’uso di sostanze pericolose;
– la promozione dell’innovazione tecnologica con il conseguente miglioramento della competitività delle imprese italiane;
– la razionalizzazione della spesa pubblica in una logica che tiene conto non solo del prezzo di acquisto dei diversi beni o servizi, ma del costo dell’intero ciclo di vita, che comprenda anche i costi sostenuti dovuti all’uso dei prodotti, i costi per il loro smaltimento a fine vita e i costi dovuti agli effetti sull’ambiente.
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