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Incentivi per l’acquisto di beni strumentali nuovi, assunzioni e formazione del personale. Sono alcune delle misure per il sostegno a professionisti ed imprese contenute nel disegno di legge di Bilancio 2018 che, dopo l’approvazione in Senato, sta iniziando il suo iter alla Camera.
Il ddl incrementa di 330 milioni di euro, dal 2018 al 2023, i finanziamenti agevolati concessi alle piccole e medie imprese da banche e intermediari finanziari, per l’acquisto di macchinari, impianti, beni strumentali di impresa e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, nonché per gli investimenti in hardware, in software ed in tecnologie digitali.
Il 30% di queste risorse (al momento è il 20%) sarà riservato agli investimenti di “Industria 4.0” assicurando la finanziabilità delle tecnologie più avanzate.
La misura non avrà più una scadenza (al momento fissata al 31 dicembre 2018), ma si esaurirà automaticamente quando saranno spese tutte le risorse disponibili.
Le imprese che formano i propri dipendenti in tecnologie “Industria 4.0” potranno usufruire di un credito di imposta del 40%, fino ad un massimo di 300mila euro, sul costo del lavoro per le ore impegnate dal personale nei corsi.
Saranno agevolabili le spese per acquisire o consolidare le conoscenze in big data e analisi dei dati, cloud e fog computing, cyber security, sistemi cyber-fisici, prototipazione rapida, sistemi di visualizzazione e realtà aumentata, robotica avanzata e collaborativa, interfaccia uomo macchina, manifattura additiva, internet delle cose e delle macchine e integrazione digitale dei processi aziendali.
Saranno esclusi dalle agevolazioni i corsi di formazione ordinaria e periodica per conformarsi alle norme in materia di salute e sicurezza sul luogo di lavoro, di protezione dell’ambiente e ad ogni altra normativa obbligatoria in materia di formazione.
Per la misura sono stati previsti 250 milioni di euro per l’anno 2019. Gli investimenti dovranno essere sostenuti nel 2018 e il credito di imposta sarà indicato nella relativa dichiarazione dei redditi.
Passerà dal 150% al 180% il superammortamento riconosciuto a professionisti e imprese per investimenti in beni materiali strumentali nuovi, esclusi i veicoli e gli altri mezzi di trasporto, effettuati dal 1º gennaio 2018 al 31 dicembre 2018, ovvero entro il 30 giugno 2019, a condizione che entro la data del 31 dicembre 2018 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione. La stessa maggiorazione sarà applicata anche ai beni immateriali strumentali.
Arriverà un nuovo Fondo per le Pmi del Sud, con una dotazione iniziale di 150 milioni di euro, ai quali potranno aggiungersi quote sottoscritte da soggetti pubblici e privati. Il Fondo durerà 12 anni sarà gestito da Invitalia che potrà avvalersi della Banca del Mezzogiorno.
Le assunzioni degli under 30 saranno incentivate con uno sconto del 50% dei contributi previdenziali (esclusi i contributi Inail) fino ad un massimo di 3mila euro all’anno. L’agevolazione avrà una durata di trentasei mesi. Previsto invece l’esonero totale per le assunzioni di studenti dopo un periodo di alternanza scuola – lavoro o di tirocinio.
Al Sud saranno incentivate le assunzioni di under 35 o di soggetti con più di 35 anni, ma senza un impiego stabile da almeno sei mesi.
La legge di Bilancio 2017 ha rifinanziato il Fondo per la mobilità sostenibile con 200 milioni per il 2019 e 250 milioni all’anno dal 2020 al 2033. Il disegno di legge di Bilancio 2018 prevede che 100 milioni di euro all’anno, per ciascuno degli anni dal 2019 al 2033, possano essere destinati al finanziamento di progetti sperimentali e innovativi di mobilità sostenibile, coerenti con i Piani urbani della mobilità sostenibile (PUMS) ove previsti dalla normativa vigente, per l’introduzione di mezzi su gomma ad alimentazione alternativa e relative infrastrutture di supporto, presentati dai comuni e dalle città metropolitane.
Con l’obiettivo di potenziare gli strumenti contro l’evasione fiscale, dal 1° luglio 2018 la fatturazione elettronica diventerà obbligatoria per la cessione di carburanti e le prestazioni di subappaltatori nell’ambito degli appalti pubblici. Dal 1° gennaio 2019 dovrebbe scattare l’obbligo anche per i privati.
“La Legge di Bilancio tradisce artigiani e piccole imprese” ha commentato Confartigianato, che ha lanciato il monito “Non prendeteci per il mulo”. L’analogia con il mulo, spiega Confartigianato animale nobile e paziente per eccellenza, serve a ricordare che i piccoli imprenditori faticano ogni giorno per competere sui mercati, carichi di un fisco esoso e di una burocrazia complicata. Ma non possono sopportare altri fardelli. Confartigianato chiede quindi che nella manovra economica all’esame del Parlamento siano varate misure attese da tempo per togliere un po’ di peso dalle spalle degli imprenditori.
Il riferimento è alle richieste avanzate da tempo, che aspettano risposta: deducibilità dell’IMU strumentale; innalzamento della franchigia IRAP; applicazione del regime dei redditi per cassa; definitiva abolizione del Sistri.
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