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Al via il terzo bando di gara per la concessione di 17 fari, torri ed edifici costieri a chi proporrà un progetto di valorizzazione e recupero.
Il bando di gara 2017 Valore Paese-FARI è stato presentato ieri, a bordo della nave scuola della Marina Militare Amerigo Vespucci, dall’Agenzia del Demanio e da Difesa Servizi Spa.
Il bando, oltre a consentire allo Stato di garantire la tutela e il recupero di questi “gioielli del mare”, offre un’opportunità concreta per sviluppare impresa e generare un significativo ritorno economico e sociale, anche per il territorio circostante.
In coerenza con i principi dell’iniziativa, i beni potranno accogliere attività turistiche, ricettive, ristorative, ricreative, didattiche, promozionali, insieme ad iniziative ed eventi di tipo culturale, sociale, sportivo e per la scoperta del territorio. L’accoglienza turistica andrà intesa non solo come ricettività ma anche in relazione ad attività di natura socio-culturale aperte al pubblico, di scoperta del territorio e di promozione dei prodotto locali.
Il bando prevede l’affitto delle strutture fino ad un massimo di 50 anni, e in questa terza edizione introduce nuovi criteri di valutazione delle offerte, dando un peso maggiore alla qualità del progetto: la proposta progettuale sarà valutata con un punteggio pari al 70% rispetto all’offerta economica, alla quale potrà essere assegnato un punteggio massimo del 30%.
Il bando si chiuderà il 29 dicembre prossimo.
La nuova edizione coinvolge in tutto 17 beni in 6 Regioni: 8 fari in gestione a Difesa Servizi S.p.A. e altri 9 beni, di varia tipologia, in gestione all’Agenzia del Demanio.
La Regione con più immobili in concessione è la Sicilia con 6 fari:
– Faro Dromo Caderini a Siracusa,
– Faro Punta Marsala sull’isola di Favignana (TR),
– Faro di Capo d’Orlando a Messina e
– Faro Punta Omo Morto a Ustica (PA)
– Faro di Riposto vicino Catania
– Faro di Capo Santa Croce ad Augusta (SR).
Segue la Calabria con 4 edifici costieri:
– Faro di Punta Stilo, vicino Reggio Calabria,
– Faro di Punta Alice, vicino a Crotone,
– Faro di Capo Rizzuto a Isola Capo Rizzuto (KR);
– Torre Cupo di Corigliano Calabro (CS).
In Puglia sono 2 le strutture in concessione:
– Torre Monte Pucci a Peschici (FG);
– Torre d’Ayala a Taranto.
Nella Laguna di Venezia:
– l’Isola di San Secondo;
– l’Ottagono di Ca’ Roman.
In Liguria:
– Faro Semaforo Nuovo a Camogli (GE);
– Faro del Colle dei Cappuccini sul promontorio di Ancona.
In Toscana, a Porto Santo Stefano (GR), il Faro di Punta Lividonia.
Nel corso degli scorsi due anni sono state assegnate 24 strutture, 9 fari con il primo bando 2015 e nel 2016 15 tra fari, torri ed edifici costieri, e lo Stato incasserà complessivamente 760.000 euro/annui (15.4 milioni nell’intero periodo di concessione) con un investimento da privati di 6 milioni nel 2015 e di 11 milioni nel 2016, per un totale di 17 milioni di investimenti diretti e una ricaduta economica complessiva di 60 milioni. Positivo anche il risvolto occupazionale che conterà 300 operatori.
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